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Il Polo Impiantistico di Belladanza si trova nel comune di Città di Castello ed è gestito nella sua totalità da SO.GE.PU. Belladanza è un impianto integrato che tratta, recupera, valorizza e smaltisce rifiuti. Del polo fanno parte anche la discarica per rifiuti non pericolosi, le opere collaterali, la gestione dei servizi, la stazione di trasferenza ed il centro di raccolta. Integrato nel polo di Belladanza c’è anche un impianto di produzione di energia elettrica da biogas di discarica ed un impianto di trattamento, recupero e valorizzazione rifiuti.
Il Polo Impiantistico di Belladanza è costituito nel suo complesso da più unità operative:
Nell’impianto di Belladanza è inoltre presente un centro di raccolta comunale (Decreto 8 aprile 2008 e smi), costituito da area presidiata ed allestita dove si svolge attività di raccolta, mediante raggruppamento per frazioni omogenee per il trasporto agli impianti di recupero, trattamento e per le frazioni non recuperabili, di smaltimento, dei rifiuti urbani.
Per quanto riguarda l’impianto trattamento rifiuti le fasi di gestione dei rifiuti conferiti sono di seguito elencate:
Fasi del processo:
La frazione organica del rifiuto (FORSU) proveniente da raccolta differenziata è caricata su macchina tritomiscelatrice, dove avviene:
La digestione anaerobica rappresenta la prima parte del processo di trattamento biologico cui viene sottoposta la frazione organica da raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani (FORSU)
La tecnologia adottata è del tipo batch a secco monostadio con percolazione, operante in regime mesofilo.
Dalla digestione anaerobica si ottiene:
Il digestato in uscita dalle celle subisce una miscelazione con rifiuto lignocellulosico (strutturante) e successivamente è sottoposto a stabilizzazione aerobica, al fine di:
La stabilizzazione aerobica del digestato è effettuata in biotunnel statici dotati di:
Il rifiuto stabilizzato è sottoposto ad un ulteriore trattamento di areazione forzata nell’area di maturazione caratterizzata da:
Tale trattamento è finalizzato a:
La fase finale della vagliatura ha lo scopo di:
Il sistema di raffinazione è costituito da un vaglio rotante mobile con doppio cilindro di vagliatura per la separazione del compost maturo in tre diverse frazioni:
Fasi del processo:
Il rifiuto urbano residuo (RUR) è sottoposto a processo di selezione che consiste in:
In uscita dalla vagliatura si ottiene:
La digestione anaerobica rappresenta la prima parte del processo di trattamento biologico cui viene sottoposta il sottovaglio in uscita dalla linea di selezione, cioè la frazione organica da rifiuto urbano residuo.
La tecnologia adottata è del tipo batch a secco monostadio con percolazione, operante in regime mesofilo.
Dalla digestione anaerobica si ottiene:
Il digestato in uscita dalle celle subisce una miscelazione con rifiuto lignocellulosico (strutturante) e successivamente è sottoposto a stabilizzazione aerobica, al fine di:
La stabilizzazione aerobica del digestato è effettuata in biotunnel statici dotati di:
Il rifiuto stabilizzato è sottoposto ad un ulteriore trattamento di areazione forzata nell’area di maturazione caratterizzata da:
Tale trattamento è finalizzato a:
Il compost fuori specifica, prodotto alla fine del processo, verrà conferito in discarica.
Il sistema di aspirazione mantiene in depressione le zone dell’intero sistema impiantistico destinate alle lavorazioni del rifiuto, costituito da:
Il sistema di trattamento ara è composto da:
Gli scrubber consentono l’abbattimento degli odori molesti attraverso il trasferimento della fase gas alla fase liquida delle componenti inquinanti presenti nell’aria da trattare.
Il biofiltro, diviso in tre settori indipendenti per garantirne la corretta operatività le fasi di manutenzione, permette il trattamento dell’aria insufflata dal pavimento.
Il letto biofiltrante è realizzato con materiale organico (pioppo) sul quale si sviluppano ceppi batterici in grado di degradare le sostanze odorigene presenti nell’aria da trattare.
Il biogas captato presso ciascun digestore è spinto dalla soffiante verso il gasometro.
Il gasometro è realizzato al di sopra delle vasche di accumulo percolati ed è chiuso da una doppia membrana a forma semisferica in tessuto poliestere spalmato di PVC.
A valle del gasometro si trova la sezione di trattamento del biogas costituita da:
In uscita dai filtri, il biogas giunge al cogeneratore per il recupero energetico che permette di ottenere:
I gas di scarico del cogeneratore sono inviati ad un sistema di trattamento finalizzato all’abbattimento di sostanze organiche volatili e ossido di carbonio.